Adorazione: linguaggio del corpo

QUANDO ENTRO  ALLA PRESENZA DEL MIO SIGNORE

“Quando per la prima volta sono entrato in una chiesa con l’adorazione, sono stato colpito dal senso di serenità e di pace che si respirava. Mi sono guardato intorno ed ho visto le persone, come fossero assorte e rapite da una presenza invisibile ma reale, che tutte le assorbiva. C’era chi leggeva il suo libretto di preghiera, seduto compostamente nel suo posto. C’era chi fissava l’Ostia Santa, esposta nell’ostensorio, illuminata dalla tremula luce delle candele. C’era chi lasciava scorrere tra le dita il suo Rosario e muoveva impercettibilmente le labbra in una instancabile preghiera. C’era chi in piedi a distanza alzava le sue braccia col viso estatico e sembrava innalzarsi nelle vette della contemplazione. Ho visto anche chi, con gli occhi rossi e le guance rigate di lacrime, viveva un’esperienza di particolare commozione e sembrava sensibilmente toccato dalla Grazia di Dio. Una giovane donna giaceva bocconi sul pavimento nelle immediate vicinanze dell’altare dove era esposta la SS. Eucaristia ed in silenzio sembrava immergersi nella luce che emanava dal Dio nascosto. C’ era anche chi, con un grande sorriso, sembrava parlare con l’invisibile presenza di Qualcuno… “

 

 

Ecco la testimonianza molto eloquente di una persona, che mette in risalto molti modi diversi di vivere l’esperienza dell’Adorazione Eucaristica. Ognuna delle figure che la testimonianza indica, esprime una modalità diversa di preghiera ed anche uno stato d’animo particolare. Tante persone diverse, ma ciascuna in una stretta relazione con Dio, presente realmente nell’Eucaristia, ai quali Egli parla, con i quali stabilisce un rapporto, ai quali ispira un modo diverso di preghiera. Ognuno di essi ha una sua valenza ed ognuno rispetta la diversità, lo stato d’animo particolare, il momento della vita che ogni individuo sta attraversando.

 

SALUTO INIZIALE

Quando entri nella cappella o nella chiesa per trascorrere il tuo tempo di adorazione Eucaristica, genufletti (facendo leva sulla gamba sinistra, poggia il ginocchio destro a terra), oppure prostrati (alla maniera orientale ed ortodossa, piega il busto in avanti fino a poter sfiorare con la mano destra a terra) e poi segnati col segno della croce: questo è il saluto iniziale. Quando ti rechi al banco non metterti subito seduto, ma resta qualche istante in ginocchio per raccoglierti e per ricordare a te stesso che sei alla presenza di Dio.

METTERSI ALLA PRESENZA

Quando hai acquistato tranquillità è importante che tu ti metta fisicamente a tuo agio, che deponga eventualmente la tua borsa, e tutto ciò che ti ingombra addosso, ma anche che lasci alla porta della cappella ogni fonte di distrazione, ansia, affanno, perché tu possa godere della presenza del Signore. Puoi portarti un piccolo quaderno in cui annotare su una pagina tutte le distrazioni ossia tutte le cose che ti ricordi che hai da fare, annotandole libererai la mente e quindi non dovrai affannarti a pensare, inoltre alla fine della preghiera le troverai in ordine di importanza decrescente, cominciando dalle prime alle ultime le troverai in fila pronte ed organizzate per non farti perdere tempo. Dall’altra parte, annota nel quaderno i ricordi: ti verranno in mente le persone da perdonare, le cose per cui chiedere perdono: dedica un po’ di tempo per questo… il Signore ti darà in cambio tanta pace ed un grande peso si solleverà dal tuo cuore, lasciandoti la serenità. Ti accorgerai che vi sono cose, che forse non hai mai confessato, delle quali maggiore senti il peso, annotale, appena puoi rivolgiti ad un Sacerdote e confessale per ottenere il perdono sacramentale, inoltre, se vuoi camminare nella santità, anche se non hai pesi gravi da portare in cuore, magari una volta al mese o più spesso accostati al Sacramento della Misericordia di Dio.

SAPER RINGRAZIARE

Ti rammenterai poi delle tante ragioni per cui dire il tuo grazie a Dio e gioire per la sua bontà e grandezza, soffermati a farlo senza fretta, assapora questa preghiera di lode e ringraziamento, esprimi la tua gratitudine verso Dio: quanto poche persone si fermano a dire grazie a Dio. Puoi ringraziare per le cose semplici della vita, delle gioie o anche dei dolori che poi Dio ti ha trasformato in gioia, delle cose incomprensibili che nel tempo hanno acquisito un senso, alla luce della tua storia e dell’Amore di Dio. Così imparerai anche a ringraziare in fede, cioè a saper dire grazie anche nel dolore, anche nelle contraddizioni e contrarietà della vita. Tu ora non capisci il perché, ma Dio è Padre e non permetterà mai una cosa che non sia per il tuo bene o che non nasconda un bene più grande del male. Loda Dio per la sua bontà, sapienza, per il creato e per tutto quello che ti viene in mente, senza fretta e senza vergogna, puoi aiutarti con qualche salmo di lode e benedizione (nella Bibbia verso la metà trovi il libro dei Salmi, alcuni cominciano con le parole “loda(te) il Signore…”, benedici(dite) il Signore…” ) aiutati con essi a pregare.

ORA INVOCA LO SPIRITO SANTO

Quando la tua lode sembra lasciare il posto alla presenza dell’Ospite dolce dell’anima, come viene definito lo Spirito Santo, invocalo, chiamalo, chiedigli di venire in tuo aiuto, dicendogli: “Vieni Spirito d’Amore,  riempimi, insegnami a pregare, perché senza di te non so cosa sia conveniente chiedere, come rivolgermi a Dio”. Se conosci un canto allo Spirito, se ne hai la possibilità e non disturbi altre persone, cantalo a bassissima voce: Egli ti darà il segno della sua presenza e ti disporrà alla preghiera. Al termine del canto, se il Signore ti ha concesso il dono delle lingue, puoi usarlo per pregare in spirito.

INTERCESSIONE E PREGHIERA

Ti suggerirà se devi tornare a lodare, chiedere perdono, intercedere (cioè pregare) per qualcuno: anzi potrebbe darsi che ti tornassero in mente tante persone alle quali non pensavi, che ti venisse davanti agli occhi la figura di qualcuno che non conosci, evita di
spaventarti, perché a volte il Signore ci fa anche pregare per quelli che non conosciamo e ce ne da un volto davanti agli occhi, o nella mente. Ti potrebbero venire alla mente situazioni dell’umanità in cui il male sembra avere la meglio, fatti di dolore, drammi, eventi catastrofici, ingiustizie, guerre… dedica tempo, senza fretta per ciò di cui il Signore ti chiede di occuparti. Se qualcuno ti aveva chiesto di ricordarlo nella tua preghiera, questo è il momento adatto. Se ti hanno proposto delle intenzioni per cui pregare, presentale ora a Dio. Egli ti ascolta e ne vedrai poi i risultati e se anche non li vedi sappi che Dio ti ha ascoltato ed agirà senza dubbio nella sua sapienza infinita. Puoi riprendere ad utilizzare il dono delle lingue, per rendere più efficace la tua preghiera.

ALTRE FORME DI PREGHIERA

Ora se vuoi puoi utilizzare altre forme di preghiera:
Leggere passi della Bibbia e soffermarti nel momento in cui qualche parola o versetto emerga dal testo e quindi assaporarli lentamente come fossero cibo delizioso, puoi anche ripeterli lentamente ed annotarli e magari tornare a ripeterli per il resto della giornata e in altri giorni successivi.
Ripetere come una litania il nome di Gesù magari con una espressione come: “Signore Gesù, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore”, fino a quando ciò possa entrare nel respiro e ritmare i battiti del tuo cuore (preghiera del cuore).
Pregare il Rosario, cioè in compagnia della Madre di Dio, meditare i misteri della nostra Salvezza, dedicando ogni mistero ad una particolare intenzione comune ad altri, o magari suggerita in quel momento da ispirazioni interiori, o da richieste di altri.
Pregare con i Salmi o con la Liturgia delle Ore, in comunione con tutta la Chiesa universale, diventando lode con la Parola di Dio santa ed eterna. In unione con tanti altri battezzati, sposati, o consacrati, giovani, o adulti, insomma unendo la tua voce a quella del mondo intero, pregando come Gesù.
Utilizzare libri, o forme devozionali e tradizionali che fanno parte del patrimonio della fede cattolica, ispirata dai santi, riscoperte anche recentemente: come le novene, come litanie e giaculatorie (iaculum = freccia) con cui rivolgersi a Dio.

LA PREGHIERA DI GESÙ

Concludi con la preghiera del Padre nostro e poi segnati col segno della croce e genuflettendo lascia la cappella.

Padre nostro,
che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo, così in terra,
dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo
ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.

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