lettera del cardinale Bergoglio

Le parole del card. Bergoglio, ora papa Francesco, ai cardinali che si preparavano al Conclave

Quando la Chiesa non esce da se stessa allora si ammala

1) Evangelizzare implica zelo apostolico
Evangelizzare presuppone nella Chiesa la Parresia  (tr: il franco coraggio) di uscire da se stessa e di andare verso le periferie, non solo quelle geografiche ma anche quelle esistenziali: quelle del mistero del peccato, del dolore, dell’ingiustizia, quelle dell’ignoranza e dell’assenza di fede, quelle del pensiero, quelle di ogni forma di miseria.
2) Quando la Chiesa non esce da se stessa per evangelizzare diviene autoreferenziale e allora si ammala (si pensi alla donna curva del Vangelo), I mali che, nel trascorrere del tempo, affliggono le istituzioni ecclesiastiche hanno una radice nell’autoreferenzialità, in una sorte di narcisismo teologico.
Nell’Apocalisse Gesù dice che è Lui è sulla soglia e chiama.. Evidentemente il te sto fa riferimento al fatto che Lui sta fuori dalla porta e bussa per entrare. Però a volte penso che Gesù bussi da dentro, perché lo lasciamo uscire. La Chiesa autoreferenziale pretende di tenere Gesù Cristo dentro di e non lo lascia uscire.
3) La Chiesa, quando è autoreferenziale, senza rendersene conto, crede di avere luce propria; smette di essere il mysterium lunae (tr: il “mistero della luna che brilla di luce non sua, ma del Sole) dà luogo a quel male così grave che è la mondanità spirituale (secondo De Lubac, il male peggiore in cui può incorrere la Chiesa). Quel vivere per darsi gloria gli uni con gli altri.
Semplificando; ci sono due immagini di Chiesa: la Chiesa evangelizzatrice che esce da se stessa; quella del “Dei Verbum religiose audiens et fidenter proclamans” (tr: la Parola di Dio che la Chiesa religiosamente ascolta e proclama con ferma fiducia,), oppure la Chiesa mondana che vive in sé, di sé, per sé. Questo deve illuminare i possibili cambiamenti e riforme da realizzare per la salvezza delle anime.
4) Pensando al prossimo Papa. Un uomo che, attraverso la contemplazione di Gesù Cristo e l’adorazione di Gesù Cristo, aiuti la Chiesa a uscire da se stessa verso le periferie, non solo quelle geografiche ma anche quelle esistenziali, che la aiuti a essere la madre feconda che vive “della dolce e confortante gioia dell’ evangelizzare”.

Tratto da Avvenire, 27 marzo 2013. Il testo è stato pubblicato dal card. Ortega, vescovo de L’A vana (Cuba) su autorizzazione del Papa.

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